San Martino
4,5 ha di vigneto: l’arneis, la barbera, la bonarda e il nebbiolo – in vigna solo rame e zolfo, in cantina solo uva e un poco di solforosa prima dell’imbottigliamento…
E le parole di Giulia:
“Dal 2014 ho incominciato a fermentare con le bucce anche il bianco arneis, per restituire dignità e corpo a questo vitigno; ho anche smesso di fare richiesta per avere DOC e DOCG: credo di più nel vitigno, nel territorio, nell’annata e nelle persone. E così le nostre etichette sono Vino Bianco GRANODISALE, Vino Rosso LATIPICA, Vino Rosso BONANOVA e Vino Rosso DUECORVI! La cascina in cui si trovano cantina e vigneto è quella in cui è nato mio padre Mario, nel ’46, io sono dell’ 81 e sono cresciuta a Rivoli, ma quasi tutti i fine settimana ero in campagna dai nonni e le esperienze in una fattoria sono oro per un piccolo in crescita. E così mi sono sempre sentita più “campagnina” che cittadina e quando ho compiuto 24 anni ho deciso che il mio lavoro sarebbe stato agricolo. Ora ne ho 38 e da qualche anno ho scoperto dentro di me un desiderio forte: portare me stessa, con sincerità, nel lavoro che svolgo. E questo è un lavoro bellissimo: mentre si conoscono sempre di più le varietà d’uva che coltiviamo, si conosce se stessi, in annate più o meno favorevoli e come nella vita si prendono decisioni forti e si fanno “scelte di campo”, così in vigneto ed in cantina si coltiva onestamente, non snaturando il vitigno e la sua espressione. E’ un mestiere che è vita.”
Eccoci nel Palatinato – la continuazione verso nord delle colline dei Vosgi, dove l’azienda ODINSTAL è situata. Con la più grande foresta della Germania nella schiena, e la fossa del Reno dirimpetto, prende il suo nome dal cru che ne è il monopolio. Sui cinque ettari di proprietà si trova una geologia composta da basalto, calcare conchiglifero e arenaria rossa.
Odinstal è divenuta un riferimento esemplare di unicità agricola nell’applicazione della biondinamica, e i vini – Riesling, Sylvaner, Pinot Bianco, Auxerrois, Gewürztraminer – sono dritti, empi di anima e ci parlano della materia prima. Fermentano tutti spontaneamente, poi invecchiano sulla feccia fine. Nella gamma si trovano sia vini senza solfiti aggiunti, sia vini che hanno ricevuto una adeguata dose prima dell’imbottigliamento. Per veri amanti dell’acidità!