Iago fa parte della nuova generazione di viticoltori di Galizia, che creano dinamismo e stimoli nel panorama del vino iberico. In una zona storica per il vigneto europeo (Ribeiro era la regione con la maggiore produzione vinicola nel Novecento), dopo la migrazione verso i centri urbani e l’abbandono della viticoltura, ora si animano nuovi progetti volti a far emergere i vini di territorio, da viticoltura e vinificazioni ispirate a metodi biologici, biodinamici e naturali. Insediata nel “Lugar de Rioboó”, che sembra un piccolo anfiteatro protetto da boschi, l’azienda nasce 5 anni fa con 4ha di terreno, di cui 2,5 ha sono vitati con uve autoctone bianche quali Treixadura, Albariño, Godello, Lado, Loureira blanca, e anche i rossi Caíño longo, Caíño da terra, Brancellao e Sousón. I suoli qui sono poveri, e di granito. Iago vinifica guidato dal suo intuito, curioso e pronto a rischiare e sperimentare strade diverse, libero dalla tecnica enologica o dai criteri del mercato. Il suo attegiamento puro generoso e attento, ne fa un attore importante nell’introduzione di nuove pratiche nella zona, e nella forma di promozione; valori questi, che potrebbero renderlo un interprete che valorizzi a dovere una regione, che a detta del nostro amico vignaiolo Mateo, è la più promettente del panorama galiziano