Malgiacca (Toscana)

Dalla provincia di Lucca arrivano i corsari di Malgiacca: hanno iniziato un lavoro di recupero di vecchie vigne – alcune quasi abbandonate -, nello spirito di conservare varietà e biodiversità; Malgiacca fa parte di una rete di contadini che condivide il metodo agricolo biodinamico, e che lavora utilizzando preparati utili a stimolare dinamicamente la fertilità della terra ed evita l’uso di pesticidi, diserbanti e molecole chimiche in genere.

Su circa 6 ettari di vigneti coltivano Sangiovese e Syrah, presenti in questa zona da tempo immemore (insieme a Ciliegiolo e  Canaiolo),  e una pluralità di uve bianche tutte su piccole parcelle ben definite: Trebbiano, Malvasia, Vermentino, Grechetto, Viognier e Moscato e altre varietà ancora. I vigneti si affacciano a ovest verso il mare, trovandosi sulle pendici dell’Appennino che scende verso la piana di Lucca e beneficiano di un’intensa luce solare, della brezza diurna del Mediterraneo e dell’aria fresca della notte dell’Appennino. Il terreno è una miscela di origine alluvionale di arenaria e marna. Malgiacca rosso e Malgiacca Bianco!